Le malattie infettive dell’infanzia si manifestano spesso ciclicamente (con epidemie ogni due, tre anni), poiché nel corso dell’episodio epidemico si infettano la maggior parte dei bambini ed è dunque necessario un certo lasso di tempo affinché si formino nuovi gruppi di bambini suscettibili all’infezione (non protetti, perché privi di anticorpi naturali o non vaccinati). Se la maggior parte dei bambini è vaccinata viene impedita la diffusione dell’epidemia.
Le vaccinazioni non proteggono, quindi, soltanto i soggetti vaccinati ma anche l’intera comunità.
L’Italia recepisce, nel suo programma di vaccinazioni per i bambini, le raccomandazioni e gli obiettivi dell’OMS; il programma nazionale prevede l’esecuzione in forma estensiva di vaccinazioni per prevenire le seguenti malattie: tetano, difterite, poliomielite, pertosse, epatite virale B, morbillo, parotite e rosolia, infezioni da Haemophilus influenzae b.
Le vaccinazioni antidifterica-tetanica (DT), antipolio (IPV), antiepatite B (HB) sono anche obbligatorie per legge nel nostro Paese, mentre quelle nei confronti di morbillo, parotite e rosolia (MPR) e infezioni da Haemophilus influenzae b (Hib) sono raccomandate.
Il Piano Sanitario Nazionale 1998-2000 (D.P.R. 23 luglio 1998, Suppl. Ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 10 dicembre 1998), ha stabilito come target operativo per un adeguato controllo di queste malattie una copertura vaccinale pari ad almeno il 95% per le tutte le vaccinazioni sopra elencate, intendendo così rafforzare il concetto di vaccini utili ed efficaci, e pertanto raccomandati per tutti, a prescindere dal diverso status legale delle vaccinazioni.
Inoltre, il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 (DPR 23 maggio 2003, Suppl. Ordinario n°95 della Gazzetta Ufficiale n°139 del 18 giugno 2003), ha ribadito l’opportunità di procedere con decisione nella direzione della attuazione degli obiettivi adottati dall’OMS per questo gruppo di malattie: entro il 2007 il morbillo dovrebbe essere eliminato ed entro il 2010 tale eliminazione deve essere certificata in ogni Paese; entro l’anno 2010 tutti i Paesi dovrebbero avere un’incidenza inferiore ad 1 per 100.000 abitanti per parotite, pertosse e malattie invasive causate da Haemophilus influenzae di tipo B. In relazione al primo obiettivo, il 13 novembre 2003, con l’approvazione di un Accordo tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome, è stato avviato il “Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita” che, attraverso una strategia ben definita e già collaudata in altri Paesi, si propone di giungere all’eliminazione non solo del morbillo ma anche dell’infezione da virus della rosolia in gravidanza e della sindrome/infezione da virus rosolia congenita.
Dopo l’emanazione del PSN 1998-2000, il Piano Nazionale Vaccini 1999-2000 (Suppl. Ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 29 luglio 1999) ha dato un forte impulso all’attuazione delle vaccinazioni raccomandate, contribuendo in maniera sostanziale all’incremento delle coperture vaccinali, che nella maggior parte dei casi hanno raggiunto gli ottimi livelli già ottenuti per le vaccinazioni obbligatorie. Infine, è stato recentemente pubblicato il nuovo Piano Nazionale Vaccini 2005-2007 (Suppl. Ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 14 aprile 2005) , il quale definisce il nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate e considera anche nuovi vaccini attualmente autorizzati e disponibili in Italia, quali l’antivaricella, l’antimeningococco tipo C e l’antipneumococco, già segnalati nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, nella possibilità di impiego per l’offerta prioritariamente ai soggetti appartenenti a categorie a rischio e prevede la possibilità di estendere, da parte delle Regioni, l’offerta di tali vaccini sulla base di valutazioni della realtà epidemiologica locale. I vaccini stimolano l’organismo a produrre attivamente una risposta immunitaria e lo rendono capace di resistere alle infezioni. Con le vaccinazioni vengono evitati nel mondo, ogni anno, non meno di tre milioni di decessi nei bambini di età inferiore a 5 anni, ed almeno 400.000 casi di polio paralitica, malattia di cui è prossima la totale eradicazione in tutto il mondo, al pari di quanto già avvenuto per il vaiolo.L’attuale calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per l’età evolutiva, il cui ultimo aggiornamento è stato effettuato sulla base del Piano Nazionale Vaccini 2005-2007.
Le vaccinazioni a Caltanissetta vengono effettuate all’Usl 2 di Caltanissetta di Via Cusmano
Siti Istituzionali:
www.regione.sicilia.it/sanita
www.ministerosalute.it
www.asp.cl.it