Descrizione
Le Maccalube (dall’arabo maqlub, terra che si rivolta) sono un particolare quanto raro fenomeno di vulcanesimo sedimentario che si manifestano nella zona nissena di Terrapelata, la cosiddetta Collina dei vulcanelli, vicino al Villaggio Santa Barbara.
Nel 2002 e nel 2008, le maccalube o “vulcanelli” di Terrapelata sono state anche al centro di un fenomeno abbastanza esteso che ha prodotto profonde fenditure nel terreno prima e la formazione di una vasta collina a seguito di forti esplosioni con riversamenti di quantità enormi di argilla e fango. La zona dei vulcanelli, si trova altresì nelle immediate vicinanze della Riserva di Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale, proprio in mezzo alle famose miniere di zolfo di Caltanissetta.
Sulla collina dei Vulcanelli, area brulla di colore dal biancastro al grigio scuro, si trovano una serie di vulcanelli di fango, alti intorno al metro, che sono i protagonisti del vulcanesimo sedimentario. Il fenomeno è legato alla presenza di terreni argillosi poco consistenti, intercalati da livelli di acqua salmastra, che sovrastano bolle di gas metano sottoposto a una certa pressione. Il gas, attraverso discontinuità del terreno, affiora in superficie, trascinando con sé sedimenti argillosi ed acqua leggermente salata a temperature comprese tra i 20 ed i 25 °C, che danno luogo a un cono di fango la cui sommità è del tutto simile a un cratere vulcanico. La consistenza dei fanghi argillosi è a volte così liquida, come nella zona di Caltanissetta, da non permettere la formazione di veri e propri coni vulcanici. Altre volte il fenomeno assume carattere esplosivo, con espulsione di materiale argilloso misto a gas e acqua scagliato a notevole altezza.
Modalità d'accesso
Percorso naturale raggiungibile a piedi