Consiglio Comunale dell’1 agosto: il resoconto della seduta

Ecco quanto discusso in Aula Consiliare nel corso dell’adunanza di ieri

Data :

2 agosto 2024

Consiglio Comunale dell’1 agosto: il resoconto della seduta
Municipium

Descrizione

Si è tenuto nella serata di ieri, giovedì 1 agosto, il Consiglio Comunale in seduta ordinaria convocato dal Presidente del Consiglio, Gianluca Bruzzaniti, in seguito alla determinazione della conferenza dei Capigruppo dello scorso 24 luglio.

Una seduta con diversi punti da discutere ma che, in continuità con il Consiglio monotematico e aperto sull’acqua di lunedì, ha affrontato in modo approfondito l’annosa questione della crisi idrica, che continua a vessare da diversi mesi l’intera Isola.

In apertura dell’adunanza, tutti i componenti dell’opposizione hanno sottoposto al vaglio del Presidente del Consiglio e del Vice Segretario Generale una proposta relativa all’emergenza idrica, al fine di inserire la loro mozione fra gli ordini del giorno. 
Tale documento, corroborato da alcuni studi scientifici, presenta la possibilità di attingere dalle sorgenti delle zone delle Madonie Est una quantità rilevante di massa idrica. Questa fonte sarebbe direttamente collegabile al sistema di condutture della città di Caltanissetta e incrementerebbe le risorse potabili a disposizione dei cittadini nisseni. 
La proposta della minoranza è stata ritenuta ammissibile dalla Presidenza del Consiglio e il consigliere Mirisola ha chiesto e ottenuto la possibilità di integrare la mozione con ulteriori emendamenti.

Il consigliere Gambino ha spiegato più nel dettaglio la proposta avanzata dall’opposizione: “L’opposizione si è confrontata con studiosi della materia, che ci hanno aperto gli occhi su un deposito di acqua importante alle basi delle Madonie, vicino all’impianto di potabilizzazione del Blufi. Quest’ultimo è in grado di potabilizzare quantità di acqua superiori a quelli attuali. Confrontandoci con esperti e avvalendoci degli studi condotti dall’Università di Palermo, ci siamo mossi all’unisono per portare l’Amministrazione attiva a essere propositiva nei confronti del governo regionale. Invitiamo il Sindaco a chiedere al Presidente della Regione di utilizzare queste risorse, che potrebbero essere immediatamente immesse nelle infrastrutture idriche che riforniscono la nostra città. Sono suggerimenti per dare la possibilità alla città di attenuare la crisi. Vista l’urgenza, è stato ritenuto utile inserire questo ordine del giorno per percorrere tutte le strade possibili”.

Il pubblico consesso, ad eccezione del presidente Bruzzaniti, che si astiene, vota all’unisono favorevolmente in merito all’aggiunta della mozione presentata dall’opposizione fra gli ordini del giorno.

Quest’ultima viene integrata con due emendamenti: uno firmato dalla consigliera Petitto, che mette in risalto la necessità di intervenire urgentemente per rifornire di acqua le abitazioni di contrada Niscima e delle zone limitrofe, le più debilitate dalla crisi idrica; il secondo a nome dell’intera maggioranza, concernente l’implementazione e il monitoraggio delle risorse di Siciliaque che sono immesse nelle condutture del territorio nisseno, aumentando la portata messa a disposizione, oltre alla necessità di equiparare la distribuzione idrica e la relativa turnazione in tutte le zone della città.

Hanno partecipato alla discussione i consiglieri Turturici, Petitto, Cancelleri, Palermo, Dierna, Di Dio, Mirisola e Genovese. 
L’intero Consiglio si è mostrato concorde sulla necessità di collaborare e di trovare soluzioni comuni, poiché l’emergenza idrica non conosce colore politico e investe indistintamente tutti i cittadini, che hanno bisogno delle energie e dell’apporto di tutti i rappresentanti delle istituzioni.

Proprio in questa direzione e al fine di rispondere tempestivamente alle esigenze dei cittadini, l’opposizione ha chiesto di essere informata tempestivamente riguardo a tutte le comunicazioni con oggetto la crisi idrica che pervengono al Sindaco e alla Giunta da parte dalle istituzioni e dalle aziende di fornitura.

Il consigliere Di Dio è intervenuto in merito alla mozione integrata all’ordine del giorno: “Dal punto di vista tecnico gli interventi proposti possono essere ottimali, ma si tratta di soluzioni a medio termine che non possono essere le sole per fronteggiare un’emergenza. 
Sono stati rilevati pozzi nel territorio nisseno, alcuni dei quali già analizzati e con riscontro positivo, che si possono immettere immediatamente, il Sindaco sta trovando delle soluzioni in tempi molto rapidi. 
Io condivido pienamente l’idea di trovare nuove sorgenti come suggerito dalla mozione e la possibilità di sollecitare la Regione attraverso il Sindaco, ma bisogna anche integrarle con azioni urgenti. Chiaramente ci troviamo di fronte a un problema di programmazione, perché negli scorsi mesi e anni non si è garantita una manutenzione adeguata e non è stata formulata una strategia, di conseguenza stiamo agendo nell’emergenza. Rendere più equa la distribuzione, inoltre, è un’altra prerogativa dell’emendamento integrato”.

La consigliera Petitto è tornata a parlare del recente Consiglio aperto e monotematico di lunedì e ha richiesto un’interlocuzione diretta con il Sindaco Tesauro: “Dispiace non vedere il Sindaco nonostante la problematica gravissima che stiamo vivendo. Sebbene ci siano le deroghe, il primo cittadino dovrebbe essere sempre in prima fila. Mi permetto di evidenziare che il problema della crisi idrica è stato promosso in prima istanza sempre dall’opposizione, sia per quanto riguarda il consiglio monotematico che in riferimento alla mozione di oggi. 
Mi rammarico soprattutto perché mi aspettavo una forte presa di posizione del Sindaco e dell’ Amministrazione rispetto alle assenzi eccellenti di lunedì, come quella dei vertici di Caltaqua e SiciliAcque e dei rappresentanti politici regionali. Mi sarei aspettata, dopo la presentazione della mozione inserita nell’ordine del giorno, la presenza del Sindaco, per avere la contezza delle proposte di quest’Aula e per interrogarlo e  sapere a che punto siamo, affinché ci informasse su eventuali novità e ragguagli ricevuti da Caltaqua e Siciliacque, poiché credo sia un diritto di questo Consiglio. 
Formalizzo la richiesta che tutti gli atti in arrivo da Caltaqua, dalla cabina di regia regionale e tutti quelli riguardanti la crisi idrica, vengano inoltrate per conoscenza all’intero pubblico consesso. 
Non possiamo apprendere comunicazioni importanti per vie indirette o dai giornali, con un ritardo spesso decisivo. Abbiamo la necessità di essere informati per dialogare con i cittadini e rendere ancora più concreto il nostro apporto a questa situazione di emergenza.
Noi riceviamo telefonate a qualsiasi ora da parte di cittadini che non ricevono acqua da 50 giorni – continua la consigliera Petitto. Sono d’accordo con la necessità di lavorare in modo coeso, con maggioranza e minoranza intenti a collaborare, ma dobbiamo essere messi in condizione di poterlo fare. 
Lunedì quest’Aula era stracolma di pubblico, oggi è quasi deserta. Sarebbe grave correre il rischio di perdere credibilità nei confronti dei cittadini, che giustamente attendono delle risposte.
L’emendamento che abbiamo firmato ha un ordine del giorno particolare, spero possa essere tenuto in considerazione. Non si tratta di una soluzione a lunga scadenza come è stato detto, ma è molto dettagliato e fa riferimento alla direttiva n. 32219 del 29 luglio a firma dell’Ing. Salvo Cocina (Protezione Civile della Regione Siciliana). 
Chiediamo, inoltre, l’impegno dell’Amministrazione per potenziare la fornitura attraverso la realizzazione di pompe di sollevamento in via Gelsi, incrocio con via Paradiso, e in viale Stefano Candura, perché in queste zone e in quelle limitrofe le autobotti sono state sospese. Lì permane un problema tecnico, ma possiamo risolverlo con le pompe di sollevamento. Un atto dovuto per sopperire alla crisi di queste due zone ormai allo stremo. Abbiamo ascoltato durante il sit-in persone anziane, malate, con disabili a casa, che non possono fronteggiare di tasca propria il costo imponente delle autobotti ma hanno la necessità di essere riforniti”.

Nel frattempo il Sindaco, Walter Tesauro, ha raggiunto l’Aula Consiliare e ha chiesto la parola per aggiornare tutti i presenti riguardo alle attività e ai risultati più recenti dell’Amministrazione, impegnata nella ricerca di nuove risorse idriche: “Mi scuso per non essere stato presente sin da subito, ma fino a pochi minuti fa ero in contatto con Caltaqua per discutere della problematica che stiamo vivendo. 
Avevo chiesto una riunione anche con voi prima della seduta per aggiornarvi sullo stato delle cose, ma purtroppo non è stato possibile. Caltaqua ha individuato una serie di pozzi: 10 già in fase di analisi tecnica, altri 10 saranno probabilmente interessati dai prelievi già nei prossimi giorni in seguito al sopralluogo di domani dei tecnici, che verificheranno la portata.
Siamo andati personalmente a verificare l’ubicazione questi pozzi, riscontrando anche delle difficoltà. Qualcuno si è opposto in prima battuta, ma in un secondo momento ha messo a disposizione il pozzo. Sono stati fatti prelievi delle acque e inviati all’ASP, che verifica la qualità dell’acqua e la possibilità che entri nella portata idrica. 
I pozzi daranno certamente la possibilità di ridurre i tempi di distribuzione. 
Anche il Prefetto si è mostrato molto sensibile all’argomento, fornendoci anche l’elenco dei pozzi censiti, non distanti dalle condutture idriche. 
Ho letto la mozione dell’opposizione firmata da Gambino. Mi risulta che in questi mesi siano stati fatti diversi tavoli tecnici, da febbraio a giugno, dunque la vecchia Amministrazione era sicuramente a conoscenza di una problematica che noi stiamo affrontando noi in 20 giorni. 
Non sposo l’idea della strumentalizzazione, perché credo che nessuno di voi strumentalizzi un tema che riguarda tutti nel privato. Invito tutti a segnalare ulteriore pozzi e farlo presente a Caltaqua. Ricordiamo ancora una volta che noi come Ente non forniamo acqua, ma insieme a voi possiamo spingere Caltaqua e SiciliAcqua a rendere più brevi di distribuzione e collaborare. Siamo tutti uguali di fronte all’emergenza, quindi credo sia importante affrontarla insieme. 
Stiamo provando anche a trovare pozzi nelle adiacenze dei paesi vicini, una soluzione che potrebbe aumentare l’apporto di acqua. È necessario continuare in maniera coesa, poiché i cittadini hanno la necessità di vedere un unione di intenti rispetto a questo tema ” – ha concluso il Sindaco Tesauro.

In seguito alle votazioni di rito, entrambi gli emendamenti sono stati approvati all’unanimità, mentre la proposta di deliberazione successiva, inerente alla nomina della Commissione elettorale, è stata rinviata alla prossima seduta utile.

La successiva mozione, presentata dal consigliere Gambino e inerente all’emergenza idrica, è stata ritirata dallo stesso, dal momento che “riguarda una situazione non più attuale, ovvero inerente all’interruzione dell’acquedotto Ancipa e alla possibilità di attingere da altre sorgenti. Sorgenti che oggi l’opposizione ha già individuato nella zona Est delle Madonie” – come spiega il Consigliere.

Si passa alla mozione successiva firmata da Gambino, con oggetto l’ aumento di disponibilità e risorse idropotabili.

Sulla stessa è intervenuto ancora il consigliere Gambino: “L’ATI di Caltanissetta ha finanziato tre interventi che abbiamo stipulato 4 anni fa come Amministrazione e oggi finalmente procedono. Il depuratore di contrada Cammarella in questo momento depura acque di Caltanissetta e San Cataldo. Questo finanziamento va a potenziare la capacità depurativa. La proposta, non immediata, riguarda l’uscita dal depuratore. 
In questo momento il refluo che arriva è talmente violento che ha provocato dissesti idrogeologici, tant’è che sono in corso interventi per consolidamento delle sponde. In base a prospetto Regione Siciliana, si potrebbe realizzare una vasca d’accumulo all’uscita del depuratore, raccogliendo acqua utile per irrigare, per usi industriali e per la zootecnia. 
La zona industriale potrà avere in questo modo acqua a costo zero, come gli agricoltori, differenziando la parte potabile destinata ai cittadini. All’interno della mozione, proponiamo di utilizzare lo strumento finanziario della FUA. Una piccola parte del finanziamento di 50 mln potrebbe essere utilizzato per una centrale di accumulo per utilizzi diversi da quelli potabili. Al momento molta di questa acqua purtroppo viene dispersa”.

Il Consiglio approva la mozione votando favorevolmente all’unanimità.
Si passa, dunque, all’ultimo punto del giorno, incentrato sugli interventi di derattizzazione, con il Consigliere Cancelleri firmatario:

“Si tratta di una questione importante con impatto diretto su salute pubblica e sulla vita cittadini, ratti e blatte sono purtroppo presenti e segnalati in massa da tanti cittadini – ha esordito Cancelleri. Soprattutto i ratti, sono portatori di malattie, senza dimenticare danni a cavi elettrici, alimentari ecc…
Ho letto che in passato ci sono stati interventi saltuari. Chiediamo un piano di derattizzazione integrato, con interventi sistematici in tutto il territorio comunale. La nostra proposta si articola in più punti: censimento delle aree critiche con interventi di derattizzazioni periodici; prevenzione ed educazione, con una campagna di sensibilizzazione per favorire comportamenti che evitano la proliferazione di ratti, come lo smaltimento idoneo di rifiuti; monitoraggio continuo sugli interventi e creazione di una piattaforma comunale dove i cittadini possano informare l’Ente sulla presenza animali; Collaborazione con l’ASL e associazioni di animalisti per interventi di supporto. Vogliamo dimostrare ai cittadini che siamo attenti alle loro richieste”.

Sulla questione è intervenuto l’assessore all’Ambiente Oscar Aiello: “Probabilmente è vero il ritardo per l’opera di derattizzazione, ma quando questa Amministrazione si è insediata abbiamo trovato un contratto scaduto con la ditta e un capitolo di spesa a zero. Grazie al Sindaco abbiamo fatto questa immissione di 10.000 euro, con cui procederemo ad avviare la disinfestazione a breve. Abbiamo sollecitato uffici competenti per tempo e abbiamo prorogato il contratto con la ditta”.

Anche la mozione sull’intervento di derattizzazione urgente è stato approvato all’unanimità dall’intero Consiglio, di conseguenza in seguito alla votazione il Presidente Bruzzaniti ha chiuso la seduta. 

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