Descrizione
È stato presentato, nella Sala Gialla di Palazzo del Carmine del capoluogo nisseno, la nuova misura di sostegno al reddito denominata "Assegno d'Inclusione". Distretto n. 8 che, grazie all’ottimo lavoro svolto nella gestione del vecchio RdC, è stato selezionato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per partecipare a una sperimentazione nazionale, per il prossimo triennio, riguardo proprio l'attuazione dei percorsi di inclusione dei beneficiari dell’Assegno di Inclusione.
A presentare la nuova misura di sostegno sono stati: il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, l’assessora alle Politiche sociali del capoluogo nisseno, Concetta Andaloro, la vice sindaco di Riesi, Daniela Pasqualetto, le assessori alle Politiche Sociali dei Comuni di Delia, Daniela Gallo, Resuttano, Rosanna Manfrè, Santa Caterina Villarmosa, Palmira Maria Lo Re, e Sommatino, Antonino La Quatra, nonché il coordinatore del Distretto n. 8 e dirigente del Comune di Caltanissetta, Giuseppe Intilla.
«Oggi presentiamo un’attività del Distretto socio-sanitario n. 8 di cui il Comune di Caltanissetta è capofila - dichiara il sindaco Roberto Gambino - che riguarda l’implementazione di collaboratori e la creazione di una nuova struttura a supporto del reddito di inclusione. Una nuova struttura costituita da educatori, psicologi, sociologi e assistenti sociali, che ci darà la possibilità di gestire la nuova misura di sostegno al reddito. Con orgoglio - continua il Sindaco di Caltanissetta - comunichiamo anche che il nostro Distretto socio-sanitario è stato scelto come progetto pilota dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali grazie all’ottimo lavoro che abbiamo fatto in questi anni, soprattutto nel periodo del lockdown. Durante i quasi tre anni di pandemia abbiamo gestito i fondi che arrivavano dal governo centrale in modo assolutamente innovativo ed efficiente. Risorse che stornavamo direttamente ai beneficiari tramite codice fiscale e che, assieme ad altre azioni che sono state attuate dai nostri uffici e dal Distretto durante il Covid, ci ha portato a diventare best practices ed esempio da seguire anche agli occhi del Ministero. Siamo stati tra i primi in Italia a valorizzare i percettori di reddito sociale con progetti di utilità collettiva - prosegue Gambino - impiegando più di trecentocinquanta persone in svariati servizi, così da ridare anche dignità lavorativa a questi soggetti. Abbiamo sviluppato tirocini di inclusione all’interno di aziende nissene che hanno portato alla stabilizzazione del rapporto di lavoro per ben sette persone, sostituendoci a quello che doveva fare l’Agenzia regionale per l’impiego tramite i navigator. Per tutto questo ringrazio gli uffici per quello che hanno fatto e per l’encomiabile lavoro che quotidianamente svolgono. Ora, chiuso il capitolo Reddito di cittadinanza per decisione politica del governo nazionale, apriamo un altro capitolo e andiamo avanti con sempre maggior impegno per stare accanto agli ultimi e supportare quelli che vivono in condizioni di necessità» conclude il sindaco Gambino.
Ad illustrare il lavoro svolto fino a ora dal Distretto socio-sanitario n. 8 e il progetto che riguarda la nuova misura di sostegno denominata "Assegno d'Inclusione" anche l’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Caltanissetta, Concetta Andaloro.
«Nell’ultimo quinquennio di applicazione delle leggi per il contrasto alla povertà, il nostro Distretto ha impegnato una task force composta da assistenti sociali, psicologi ed educatori, per la predisposizione di interventi di supporto psico sociale e di inclusione in favore dei beneficiari del REI prima e del Reddito di Cittadinanza poi. Sono stati 1300 circa i nuclei presi in carico ogni anno, grazie anche al ricorso di personale esterno ai Comuni che ci hanno consentito di sopperire alle carenze organiche determinate dai recenti pensionamenti e dall’annoso problema del blocco delle assunzioni. Il Distretto d8 - dichiara Andaloro - in questi anni è stato molto solerte nell’implementazione di misure “attive” che hanno consentito che il “reddito di cittadinanza” non fosse soltanto una misura di sostegno “passiva” per i beneficiari. Tutto questo - conclude l’Assessora di Caltanissetta - non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato dietro un lavoro eccezionale da parte dei dipendenti dei Comuni e dei professionisti che ci hanno collaborato».
Nel dettaglio il coordinatore e dirigente alle Politiche Sociali del Comune di Caltanissetta, Giuseppe Intilla.
«Caratteristica peculiare del D.S.S. n. 8 è stata la programmazione integrata degli interventi, con la fruizione di risorse afferenti a Fondi diversi, alcuni co finanziati dall’U.E (PON INCLUSIONE Avviso 3/2016, Avviso 1/2019 PAIS, Avviso 1/2022 PRINS, PNRR), altri finanziati direttamente con Fondi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Fondo Povertà, Fondo Nazionale per le politiche Sociali). Gli interventi, rivolti prevalentemente ai nuclei beneficiari delle misure di contrasto alla povertà, dopo la valutazione preliminare da parte dell’equipe multidisciplinare e la successiva sottoscrizione del Patto di Inclusione Sociale, hanno riguardato: l’offerta di sostegno psicologico ed educativo da parte del Centro per la Famiglia; l’educativa domiciliare, prevista nel Piano di Zona Distrettuale e nell’ambito del progetto PIPPI e del PNRR; il sostegno scolastico ai bambini della scuola primaria con Bisogni Educativi Speciali; il Pronto Intervento Sociale, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana. Servizi questi - dichiara il dirigente Intilla - che saranno attivi anche per l’anno 2024. Nella considerazione che le problematiche legate alla povertà sono strettamente connesse alla mancanza di reddito da lavoro, questo Distretto ha promosso lo strumento dei “tirocini di inclusione sociale” per facilitare esperienze simil lavorative che potessero fungere da occasioni di crescita personale e qualificazione professionale. 125 i beneficiari avviati ai “tirocini di inclusione sociale” su tutto il Distretto, 7 dei quali sono stati assunti a tempo indeterminato, mentre altri hanno avuto opportunità di avviare dei rapporti di collaborazione con le imprese. Pur sembrando irrilevanti i dati sugli inserimenti lavorativi - continua - sono invece molto significativi, in quanto la finalità del tirocinio di inclusione sociale, a differenza del tirocinio formativo (cosiddetto STAGE in Azienda) non è l’inserimento lavorativo, ma un’attività propedeutica a un vero e proprio STAGE aziendale o altri specifici dispositivi per l’inserimento lavorativo come l’Apprendistato. È opportuno anche ricordare che l’inserimento lavorativo è una prerogativa dei Centri per l’Impiego, mentre i Comuni si occupano della presa in carico dei soggetti cosiddetti “non occupabili” inserendoli in percorsi di inclusione sociale.
Rilevante l’impegno anche nella organizzazione e gestione dei Progetti di Utilità Collettiva (PUC), grazie ai quali le Direzioni comunali dell’intero Distretto hanno beneficiato del supporto alle attività istituzionali da parte dei beneficiari delle misure di contrasto alla povertà: circa 330 le persone impegnate nei 24 progetti, a cui si aggiungono i 10 beneficiari che hanno fornito supporto agli uffici giudiziari del Tribunale per i Minorenni e all’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Caltanissetta.
La recente programmazione, frutto della rimodulazione delle economie relative alle annualità precedenti della Quota Servizi del Fondo Povertà, favorirà inoltre l’attivazione del Servizio di Segretariato Sociale, che garantirà all’intera cittadinanza la presa in carico della domanda sociale e l’orientamento verso la rete dei servizi sociali e sanitari.
L’impegno profuso nel corso di questi anni e la qualità del lavoro svolto - prosegue il Dirigente del Comune di Caltanissetta - è culminata di recente nella selezione di questo Distretto Socio Sanitario, da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, tra gli ambiti territoriali italiani sui quali verrà misurata l’efficacia dei percorsi d’inclusione. È importante evidenziare che i risultati raggiunti nell’ambito delle politiche attive messe in campo dal Distretto, sebbene migliorabili sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, sono il frutto di un lungo lavoro preparatorio su azioni che nel nostro Paese non esistevano e sono state avviate, per scelta dei governi nazionali precedenti, solo dopo che è stata avviata la componente “passiva” del REI prima e RDC successivamente.
Tutto questo - continua Intilla - testimonia che l’esperienza del “Reddito di Cittadinanza” è stata fondamentale per il nostro Paese e che ha consentito ai territori di dotarsi di servizi, esperti e competenze che prima non esistevano e che hanno consentito a milioni di persone nel di esercitare il “diritto” a essere “cittadino” grazie al grande impegno profuso dalle amministrazioni locali nei propri comuni».
L’Assegno d’inclusione dovrebbe essere l’evoluzione della precedente misura di contrasto alla povertà alla quale sono stati apportati dei correttivi, sia in relazione al profilo dei potenziali destinatari, sia in relazione ai compiti assegnati ai Comuni. Il Distretto socio-sanitario n. 8 si è già attrezzato per affrontare al meglio questa nuova sfida, dotandosi di un organico di professionisti esperti che garantiranno la presa in carico dei beneficiari dell’Assegno di inclusione, la sottoscrizione dei patti per l’inclusione e il monitoraggio degli impegni assunti dai beneficiari nel patto. Si tratta complessivamente di 25 professionisti, di cui 15 Assistenti Sociali, 2 educatori professionali, 5 psicologi e 3 amministrativi.
I Comuni del Distretto sono pronti anche per affrontare i gravosi compiti che riguardano i controlli anagrafici (possesso dei requisiti di residenza – cinque anni di cui gli ultimi due consecutivi) e della rispondenza tra la composizione del nucleo familiare dichiarato in sede di presentazione della domanda e la situazione reale.
Per quanto attiene la presa in carico e i conseguenti percorsi di inclusione sociale, il Distretto d8, come detto, è stato selezionato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali come ambito territoriale pilota per la sperimentazione dell’efficacia delle misure di inclusione che accompagnano l’attuazione dell’ADI (Assegno d’Inclusione). La sperimentazione prevede la selezione di un campione di beneficiari che assumeranno degli impegni nell’ambito del patto per l’inclusione sociale e saranno obbligati a rispettarli (es. partecipazione a un tirocinio d’inclusione o a progetti utili alla collettività) che faranno parte del gruppo sperimentale e un campione di beneficiari che saranno esonerati dal rispetto degli impegni assunti che faranno parte del gruppo di controllo. La sperimentazione, sottoscritta con un protocollo d’intesa lo scorso 25 gennaio tra il sindaco del Comune di Caltanissetta, Roberto Gambino, e il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, sarà avviata nei prossimi mesi, avrà una durata triennale e verrà coordinata in ambito nazionale dalla Banca Mondiale.
Il link al video della conferenza stampa con le interviste:
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Ultimo aggiornamento: 31 gennaio 2024, 16:55