Descrizione
È stata attivata tra il Comune di Caltanissetta e l’organizzazione di volontariato Mo.Vi. Caltanissetta una convenzione che consentirà di poter supportare i cittadini stranieri in tutte le necessità correlate ai servizi comunali.
Si chiama “Pronto Mediatore” ed è un’iniziativa innovativa che punta a facilitare l’integrazione culturale tra le persone che vivono a Caltanissetta ma non hanno ancora una padronanza della lingua, della cultura, degli usi o della burocrazia italiana.
Un supporto tecnico e logistico che non si limita alla traduzione letterale delle parole dalla lingua di origine dello straniero (o dal dialetto utilizzato nel suo Paese) ma va ben oltre andando a comprendere la tipologia di bisogno, illustrare o spiegare le differenze culturali tra il Paese d’origine e quello che avviene in Italia, e poi completare il percorso inclusivo supportandolo tra i vari uffici. Un coinvolgimento globale nella comprensione di documenti e procedure per favorire l'integrazione e la partecipazione alla vita della città.
A illustrare il progetto questa mattina, alla conferenza stampa, erano presenti l’assessore alla Comunicazione e URP Pierpaolo Olivo, l’assessore alle Politiche Sociali Ermanno Pasqualino, il dirigente ai Servizi Demografici e Servizi Sociali Giuseppe Intilla, il Presidente del Mo.Vi Caltanissetta Filippo Maritato, la vicepresidente Mo.Vi. Caltanissetta Rovena Rrushi e diversi mediatori che partecipano al progetto.
Il servizio, flessibile nella sua modalità di attuazione, si attiva con tempestività nel momento in cui il dipendente comunale si rende conto di non riuscire a comunicare con chiarezza con l’utente che ha di fronte. In tempo reale verrà contattata telefonicamente la referente del progetto “Pronto Mediazione”, la vicepresidente Mo.Vi. Caltanissetta Rovena Rrushi che, parlando con l’utente, cercherà di comprendere la lingua o il dialetto parlato al fine di poter individuare il mediatore culturale idoneo. Seguirà, dunque, una tempestiva telefonata dell’interprete che già telefonicamente proverà a offrire il proprio supporto. Se questo passaggio non andrà a buon fine o se si riterrà necessaria la presenza fisica del mediatore per poter guidare l’utente anche tra i diversi uffici comunali, allora si prenderà un appuntamento per la mattina successiva.
Nell’arco di pochissimo tempo l’utente verrà soddisfatto.
Una grande opportunità che, con i suoi 20 operatori, abbraccia ben 12 etnie differenti articolandosi tra lingue ufficiali e dialetti. Non si esclude che, dopo una prima fase di osservazione del progetto, si ritenga necessario estendere il panorama linguistico andando alla ricerca di ulteriori mediatori.
Dal Mo.Vi. attualmente è arrivata la disponibilità per chi proviene da:
Nigeria, Gambia (inglese e dialetti); Costa d'Avorio, Burkina Faso, Senegal, Mali (francese e dialetti); Tunisia, Marocco (arabo e francese); Pakistan (urdu e altri dialetti); Afghanistan (pashtun e farsi); Bangladesh (bangla); Somalia (somalo); Guinea (francese); Iran, Iraq (curdo e arabo); Eritrea (tigrigna); Etiopia (amarigna); Sudan (arabo); Algeria (arabo); Albania (albanese).
“È con grande orgoglio che oggi presentiamo il progetto Pronto Mediatore. Caltanissetta ha visto un incremento significativo della presenza di cittadini provenienti da diverse parti del mondo, portatori di lingue, culture e tradizioni differenti – ha dichiarato l’assessore Pierpaolo Olivo -. Questo arricchisce il nostro tessuto sociale, ma comporta anche delle sfide che come amministrazione abbiamo il dovere di affrontare. Una delle principali difficoltà riscontrate è stata la carenza di personale interno con competenze multilingue, necessarie per garantire a tutti l’accesso ai servizi comunali. Per rispondere a questa necessità, abbiamo deciso di adottare un approccio innovativo e flessibile.
Con “Pronto Mediatore”, il Comune potrà avvalersi di un team di mediatori linguistici e culturali a chiamata, professionisti qualificati in diverse lingue e dialetti, che saranno attivati in base alle esigenze specifiche dei cittadini e degli uffici comunali. Questo modello ci consente di superare i limiti di una mediazione affidata a un unico professionista, offrendo invece un servizio più ampio, articolato, dinamico e flessibile. Sono convinto che questo progetto, che segue quello già attivato dei “Facilitatori digitali”, rappresenti un ulteriore passo importante verso una Caltanissetta sempre più inclusiva e accogliente, una città in cui ogni cittadino si senta parte integrante della comunità.
Ho il piacere di ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa: il personale del Comune, l’organizzazione di volontariato MOVI, i mediatori che offriranno il loro prezioso contributo e, naturalmente, i cittadini, che con la loro presenza e partecipazione renderanno vivo e utile questo servizio”.
“Il servizio, nato dalla collaborazione tra il Comune e il Mo.Vi., punta a creare una connessione tra il cittadino e il dipendente dell’ufficio comunale per comprendere le richieste dell’utente, le sue necessità e bisogni culturali e – ha sottolineato l’assessore Ermanno Pasqualino -. Si cerca di andare ben oltre la mera inclusione di un nuovo abitante nella città di Caltanissetta ma favorire una reale ed efficace integrazione in modo che la persona si senta veramente parte di una comunità, la scelta come luogo nel quale vivere e partecipare attivamente”.
"La sinergia tra enti e associazioni rispecchia l'idea di allargare il concetto di cittadinanza e abbracciare le sfide che ci impone la globalizzazione. Abbiamo il dovere, in quanto amministrazione pubblica, di creare una dimensione cosmopolita nella quale convivono in armonia cittadini provenienti da tutto il mondo – ha dichiarato il dirigente del Comune di Caltanissetta Giuseppe Intilla -. Come Comune interveniamo con azioni che, a una visione distratta, possono sembrare piccole o poco influenti ma che, invece, risultano basilari per una reale integrazione. Ringrazio il Mo.Vi. per aver creato un'equipe variegata e diversificata”
"Non si tratterà solo di traduzione di lingua poiché i mediatori andranno a comprendere le esigenze e le necessità degli utenti, le loro realtà e poi capire come poterli orientare anche tra gli uffici pubblici comunali - hanno dichiarato il presidente Mo.Vi. Caltanissetta Filippo Maritato -. Una guida che, materialmente e metaforicamente, accompagnerà la persona tra uffici comunali e procedure burocratiche che, essendo differenti dalla propria cultura, possono sembrare ostiche alla comprensione. Ringrazio il Comune di Caltanissetta per aver coinvolto il Mo.Vi. in particolare e il Terzo Settore in generale istaurando quella necessaria collaborazione tra gli enti e il mondo del volontariato. È stata dedicata anche la giusta attenzione al ruolo del mediatore che, per il servizio svolto, viene retribuito portando così a un differente livello il ruolo di questa figura che non deve essere vista esclusivamente come un soggetto disponibile a svolgere ore per il volontariato bensì un’importante tassello professionale per supportare la collettività”.
“Il mediatore – ha concluso la vicepresidente Mo.Vi. Caltanissetta Rovena Rrushi - deve essere percepito come un Facilitatore che si mette a supporto della collettiva e dell'ente creando un ponte che, fino a ora, resta interrotto da divergenze culturali”.
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Ultimo aggiornamento: 12 marzo 2025, 10:57