Petizione popolare, una proposta di legge dell’Associazione Diritti alla Follia per abolire interdizione e inabilitazione

Come aderire alla petizione popolare

Data :

6 giugno 2024

Petizione popolare, una proposta di legge dell’Associazione Diritti alla Follia per abolire interdizione e inabilitazione
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Descrizione

L’Associazione radicale Diritti alla Follia ha presentato in Cassazione una legge di iniziativa popolare di cui all'art. 71 della Costituzione, annunciata in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 92 del 19/04/2024, https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2024/04/19/24A02066/sg dal titolo: «Abolizione degli istituti dell'interdizione e dell'inabilitazione. Riforma dell'amministrazione di sostegno».

La raccolta delle firme è iniziata ufficialmente mercoledì 1 giugno 2024 e si concluderà il 15 novembre 2024.

La Proposta di Legge avanzata dall’Associazione Diritti alla Follia prevede: 
•    Abolizione dell’interdizione.
•    Abolizione dell’inabilitazione. 
•    Le seguenti modifiche nella disciplina dell’amministrazione di sostegno: 
1.    Che nei decreti di nomina dell’amministratore di sostegno sia specificato che né lo stesso amministratore di sostegno, né il Giudice Tutelare o il Collegio possono sostituirsi al beneficiario nell’assunzione di qualunque decisione, e che il loro compito è di “supportare il processo decisionale autonomo della persona” . 
2.    L’introduzione del vincolo che l’individuazione (e l’eventuale sostituzione) dell’amministratore di sostegno sia ineludibilmente legata alla scelta del beneficiario.
3.    Che uno stesso amministratore di sostegno possa avere un solo beneficiario, o al massimo tre quando i beneficiari sono legati tra loro da rapporti di coniugio, o parentela fino al secondo grado. 
4.    La gratuità dell’incarico di amministratore di sostegno. 
5.    Che venga garantita l’informazione sulla procedura ai soggetti coinvolti e l’esplorazione di soluzioni alternative. 
6.    Che la nomina dell’amministratore di sostegno divenga competenza di un Tribunale in composizione collegiale; nonché l’obbligo per il Giudice Tutelare di ascoltare il beneficiario entro trenta giorni dalla richiesta del beneficiario o di un soggetto titolato ad intervenire nella procedura. 
7.    L’obbligo che in tutta la procedura di nomina dell’amministrazione di sostegno il beneficiario sia sempre accompagnato/supportato da un avvocato di fiducia. 
8.    L’eliminazione della possibilità che a formulare il ricorso/l’istanza per la nomina dell’amministratore di sostegno siano i responsabili dei servizi sanitari e sociali. 
9.    L’introduzione della previsione che nella procedura venga valorizzata la presenza di soggetti che abbiano con lo stesso rapporti documentati di familiarità degni di essere salvaguardati. 
10.    Previsione che in nessun caso il provvedimento di amministrazione di sostegno possa incidere sulla continuità dei rapporti familiari. 
11.    Che, salvi i casi di assoluta indispensabilità, il mancato rispetto dell’autonomia e delle scelte del beneficiario, attraverso condotte concrete che siano state consapevolmente dirette a contrastare tale autonomia e tali scelte, configuri il reato di “maltrattamento contro familiari e conviventi” . 
12.    Che sia esplicitato che solo il beneficiario può decidere chi tra i soggetti riconosciuti come a lui vicini debba essere escluso dalla conoscenza delle vicende inerenti la procedura di nomina/modifica dell’amministrazione di sostegno.

La petizione popolare potrà essere firmata dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 12,00 e il lunedì e il giovedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30.
Per informazioni è possibile contattare il numero 0934 74395 o inviare una mail a ufficio.urp@comune.caltanissetta.it

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